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Un nuovo rivoluzionario business model per la distribuzione internazionale di film che risponde alle richieste dei produttori di un maggiore controllo finanziario, un network internazionale e dinamico di professionisti in grado di soddisfare le esigenze dei produttori e degli acquirenti dei prodotti audiovisivi. Questa è Coccinelle Film Placement, questo è ciò che Coccinelle Film Placement fa, raccontato in questa interessante intervista di Cineuropa con la nostra fondatrice Francesca Breccia.

Il modello di business
Nell’intervista, viene illustrato il modello di business utilizzato da Coccinelle per le vendite internazionali di film e documentari: “Coccinelle non è una sales agency tradizionale, ma una rete internazionale di professionisti indipendenti, specializzati nella vendita e nello scouting di film, che ha adottato una nuova modalità per questo business“, esordisce Brecccia. L’obiettivo “è infatti lasciare che il produttore abbia il controllo finanziario sui risultati delle vendite senza dover anticipare i costi di promozione“. In altre parole: non è previsto alcun mimimo garantito per Coccinelle.

Una volta siglata la vendita con l’acquirente, il produttore fattura quest’ultimo per l’intera somma negoziata da Coccinelle. Solo in seguito, Coccinelle addebita al produttore la propria commissione e gli eventuali costi aggiuntivi per i materiali; la promozione è a carico dell’agenzia. Coccinelle inoltre non lega i produttori da anni, ma offre contratti di 12 mesi con – ovviamente – la possibilità di rinnovo. La soddisfazione dei produttori è l’obiettivo principale di Coccinelle Film: “devono sentirsi liberi di valutare altre opzioni se non sono contenti del nostro lavoro“, aggiunge la fondatrice.

Il Mercato e i Festival
Un altro obiettivo di Coccinelle Film è quello di “far dialogare maggiormente i mercati con i festival“: poiché l’industria del cinema è un business e il produttore, il distributore e il venditore vogliono un ritorno sui loro investimenti, “il cinema indipendente, per sopravvivere, ha bisogno di imparare a parlare linguaggio universale“. Questo è l’unico modo per i film indipendenti “da Festival, appunto” di raggiungere un altro pubblico al di fuori di quello delle rassegne. Allo stesso tempo Coccinelle crede che i festival cinematografici possano creare un ottimo passaparola con la stampa e gli acquirenti: una strategia di promozione nei festival cinematografici su misura può fare la differenza per un film, che può avere una lunga vita nelle rassegne di tutto il mondo.

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